Quello dei Millennials è sicuramente uno dei fenomeni che sta destando maggior interesse nel mondo occidentale, ci riferiamo alle generazione del nuovo millennio che comprende i nati tra i primi anni ’80 e i primi anni 2000.
I Millennials sono sempre più attenzionati come cittadini che votano, consumatori che spendono, ed infine, lavoratori da assumere, in quanto possono accelerare la trasformazione digitale di cui tante aziende hanno bisogno. I Millenials sono un target demografico molto complesso, in quanto ha caratteristiche distintive rispetto alle generazioni precedenti.
Una delle peculiarità dei Millennials è la loro naturale predisposizione alla condivisione. E’ noto che sono il principale propulsore della sharing economy, sia in termini di offerta (la maggior parte delle startup di successo nella sharing economy sono state fondate da Milliennials) che di domanda (i più grossi fruitori di servizi condivisi sono i Milllennials). Per chi volesse approndire questo fenomeno consiglio di leggere una recente ricerca di Goldman Sachs.
Di recente è successo un fatto che mi ha fatto riflettere molto, che mi ha confermato quanto la propensione alla condivisione sia un fatto naturale ed innato per le persone che appartengono a questa generazione.
Saverio il Ceo e co-founder di Horus Technology (una Startup che ha sviluppato un device innovativo che migliora la qualità della vita di ipovedenti e non vedenti) ha creato una mappa con quasi 1.000 tra fondi Venture Capital e Corporate Venture Capital, selezionandoli sulla base di determinate caratteristiche. Pensando che questa informazione potesse essere utile anche ad atri colleghi, l’ha messa a disposizione della community degli startupper postandola su alcun gruppi di Facebook dedicati alle startup (leggi l’articolo di Startupitalia per vedere i risultati).
Per uno startupper, che molto spesso cerca le risorse per finanziare la propria iniziativa imprenditoriale, un elenco di investitori (profilato) è come una lista di clienti target per un’azienda tradizionale; insomma, un’informazione di estremo valore.
Saverio ha reso disponibile questa informazione agli altri per il puro spirito di farlo, dimostrando da un lato una spiccata generosità e dell’altro sicuramente una grossa maturità.
Per me, che per motivi professionali maneggio tante informazioni e molto spesso mi scontro con la naturale propensione dei miei pari a tenerle nascoste, è stato un fatto importante ed illuminante. Ho sempre sostenuto che dati ed informazioni non hanno valore di per se, ma che il vero valore sta nel significato che ognuno di noi ne può estrarre in modo soggettivo.
Ed allora mi compiaccio, questa nuova generazione sembra veramente incarnare dei valori nuovi, facendo della condivisione il modo naturale di essere. Auguro a Saverio di passare velocemente dalla fase di startup a quella di impresa consolidata, affinché possa fare di questa filosofia, il mantra delle sua Azienda.
Se questi sono i principi dei nuovi imprenditori, inoltre, sono contento di aiutarli, auguro a tutti loro di avere successo affinché portino una ventata d’aria fresca cambiando profondamente le regole del gioco nel business.
In conclusione, un ultimo pensiero lo dedico alle aziende per cui lavoro, che sempre più spesso mi interrogano su come fare ad attrarre i Millennials: prendetevi del tempo per comprenderne i valori, siate certi di integrare questi valori nella vostra cultura aziendale ed infine, create un ambiente fertile che sia in grado di valorizzare ed estrarre il pieno potenziale di questa nuova generazione.